A fine giornata non vediamo più il pavimento dai giochi che sono a terra? Ci capita spesso di scivolare su macchine e lego sparse ovunque? I bambini continuano a tirare fuori un gioco dopo l’altro?
Basta! Facciamo ordine!
Anzi no! Insegnamo l’ordine ai nostri figli!
L’ordine qua è inteso come educazione alla funzionalità degli spazi ed aiuta i nostri piccoli ad interiorizzare uno “schema mentale” che li aiuterà nella vita futura. Impareranno ad avere la responsabilità dei loro oggetti e spazi personali. Acquisiranno un metodo di fare le cose a step, cosa che consentirà loro di imparare a concentrarsi e attuare un progetto. Infine inizieranno a capire il rispetto per gli altri, cominciando a non invadere gli spazi comuni.
Da dove partire ad insegnare il riordino?
Sappiamo che anche i bambini molto piccoli sono in grado di riordinare, si pensi al gioco dei TRAVASI, usato nel metodo Montessoriano, in cui si mettono e tolgono gli oggetti da un contenitore infinite volte.
Si può partire a mettere a posto i giochi dentro a delle scatole, associando a questa operazione una canzoncina, una filastrocca o una gara a tempo (vince chi mette a posto prima) e stabilire un momento preciso della giornata per il riordino, ad esempio prima di andare a dormire.
Quando il bambino è molto piccolo il lavoro dovremmo farlo quasi tutto noi, ma non importa! Noi stiamo piantando dei semini che nasceranno più in là nel tempo…ciò serve a consolidare un’abitudine grazie ad un rituale quotidiano.
E’ necessario premiare e lodare ogni minimo sforzo del bimbo con frasi del tipo “sei stato bravissimo, guarda ora come è tutto ordinato!”.
Fare decluttering dei giochi è fondamentale, cioè togliere tutti i giochi che non vengono usati: quelli rotti, non adatti più all’età o semplicemente mai usati.
Naturalmente è giusto coinvolgere il bambino in questo processo di eliminazione, soprattutto da quando è abbastanza grande da esprimere il proprio giudizio. Sta al genitore toccare i tasti giusti per liberarsi di alcuni giochi, perché a volte il solo accennare di mettere via (spesso questo non significa buttare bensì regalare) un gioco fa scattare una molla nei piccoli, che rende più desiderabile proprio quell’oggetto, facendo nascere una forte resistenza ad eliminarlo.
Ora che sono rimasti solo i giochi in uso possiamo suddividerli per categoria: costruzioni, pupazzi di stoffa, macchinine, bambole varie…Quelli preferiti vanno riposti a portata di mano, mentre quelli che si utilizzano meno ad esempio i giochi da tavola possono essere sistemati su una mensola o un ripiano in alto.
E’ importante disporre di contenitori adatti, non troppo grandi, altrimenti i giocattoli che rimangono sotto si nascondono. Li consiglierei impilabili, se possibile.
Possiamo, comunque, riciclare per questo utilizzo gli scatoloni tipo quelli dei pannolini. Magari li foderiamo con una bella carta o perché no?!...con dei disegni o ancora potremmo colorarli con le tempere in compagnia dei nostri piccoli artisti.
Cerchiamo sempre di coinvolgerli in queste operazioni in modo che si sentano partecipi al processo di preparazione, saranno così più felici di usare quei contenitori per riordinare!
Quando mettiamo i giochi nelle scatole ricordiamoci di non riempirle mai più del 70% altrimenti non sarà così funzionale usarle.
Se poi vogliamo fare un lavoro “da fuoriclasse” attacchiamo le etichette sui nostri contenitori. Se nostro figlio sa scrivere useremo con lui la scrittura, sennò i disegni ci indicheranno il contenuto. La cosa fondamentale è che i giochi abbiano un posto stabilito, sempre lo stesso.
Possiamo decidere di creare un angolo bimbi in soggiorno dove riporre una piccola cesta di giochi, soprattutto se il pargolo è molto piccolo e vuole giocare vicino alla mamma, mentre lei fa le faccende domestiche. Qui potremmo sistemare anche delle piccole sedie ed un tavolino, in cui i figli potranno giocare, fare merenda o dedicarsi a dei lavoretti (disegni, pongo, travasi…). In una scatola o più metteremo l’occorrente per le attività da svolgere qui.
E’ molto importante , in questo caso, far capire ai bimbi qual' è il loro spazio in modo da definire con chiarezza lo spazio comune da non invadere con giochi vari: questa diventerà “la regola del rispetto dello spazio comune”.
Insegnamo, poi, il prima possibile le regola del fuori uno dentro l’altroossia quando si tira fuori un gioco l’altro si mette a posto.
Queste due leggi saranno all’inizio fonte di litigi, capricci e pianti…è sicuro! Sarà difficile farle accettare, ma va bene così….e chi l’ha detto mai che fare il genitore è semplice? Comunque avendo costanza e fiducia nei nostri ragazzi vedremo presto che interiorizzeranno queste norme.
Ricordiamoci sempre e comunque che noi per primi dobbiamo dare il buon esempio, perché i bambini sono ottimi osservatori e in men che non si dica assorbono e imitano i nostri comportamenti.
Spesso capita a noi adulti di scoprire l’importanza dell’ordine e della pianificazione in generale proprio quando diventiamo genitori, perché avere una vita organizzata ci permette di gestire meglio gli imprevisti e di vivere in maniera più funzionale.
…Quindi se non l’abbiamo ancora fatto…cogliamo anche noi questa occasione di crescita e …impariamo a riordinare!!!